Con proprio decreto il presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha dato il via libera alle risorse rese disponibili dal Governo Gentiloni con la dichiarazione dello “stato di emergenza nazionale” dopo le piogge, le nevicate e il gelicidio della parte finale dell’inverno scorso. Un piano d’interventi per complessivi 9 milioni e mezzo di euro, nel quale sono compresi 3 milioni e 479mila euro destinati
a coprire parte delle spese sostenute per la spalatura della neve e la salatura delle strade dai Comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo.
Su queste maggiori spese, l’UNCEM Emilia-Romagna aveva collaborato con la Regione svolgendo la ricognizione ed il censimento economico dei pesanti aggravi subiti dai Comuni montani per far fronte all’emergenza. «Siamo soddisfatti della formalizzazione del decreto - ha detto il presidente di UNCEM, Giovanni Battista Pasini: questi fondi permetteranno ai Comuni montani di rientrare in parte delle spese straordinarie sostenute l’inverno scorso, tutte caricate sulla parte della spesa corrente, che hanno messo in gravi difficoltà i bilanci comunali, già molto sofferenti a seguito dei tagli subiti dalla finanza locale».
Anche l’assessore regionale all’ambiente e alla montagna, Paola Gazzolo, ha parlato di “boccata d’ossigeno ai bilanci degli Enti locali” e di una “risposta alle criticità aperte con opere e lavori indispensabili per la sicurezza di chi vive e lavora in particolare in Appennino”.