Il 27 giugno scorso si è svolta a Bologna l’annuale conferenza per la verifica dello stato di attuazione degli obiettivi indicati nella L.R. n. 7/2012 e del Protocollo d’intesa firmato nel 2013 da Regione Emilia-Romagna, UNCEM ed ANBI (Associazione nazionale Consorzi di bonifica) Emilia-Romagna. Il convegno è stata
l’occasione per un confronto sul ruolo e l’attività svolta dai Consorzi di Bonifica nei comprensori montani, facendo un bilancio dei primi 5 anni di applicazione dell’art. 3 della Legge regionale e sulle prospettive future.
Come noto, i contributi provenienti dalle aree di montagna ai Consorzi di Bonifica dell’Emilia-Romagna sono impiegati direttamente nelle aree che maggiormente necessitano di interventi nella lotta al dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza complessiva del territorio montano.
Nella sintesi analitica dei dati 2018 illustrata dai tecnici dell’ANBI è emerso come nell’anno vi siano stati 518 interventi di manutenzione al territorio montano (87 in più rispetto al 2017) per un importo di 14 milioni di euro su un totale di 18,9 milioni riscossi, con una percentuale degli investimenti pari al 73,99% sulla contribuenza montana.
La percentuale raggiunta è un mezzo punto percentuale in più rispetto al 2017 (circa mezzo milione di euro in più), a conferma delle valutazioni positive espresse allora, anche da UNCEM Emilia-Romagna, che fu promotrice, sei anni fa, del Protocollo d’intesa.
Il presidente dell’UNCEM, Giovanni Battista Pasini, ricordando che nel passato era stato particolarmente critico sull’utilizzo delle risorse derivanti dalla contribuenza montana da parte dei Consorzi di bonifica, in questa circostanza ha messo in evidenza il notevole salto di qualità che è stato compiuto avendo destinato il 74% delle risorse introitate a interventi di manutenzione di opere pubbliche per la difesa del suolo e del sistema idrografico. Pasini, nell’esprimere apprezzamento per un nuovo rapporto di proficua collaborazione che si è instaurato fra i Consorzi di bonifica e le Unioni montane, ha auspicato che questo impegno continui sulla strada intrapresa arrivando alla destinazione dell’80% delle risorse incassate per investimenti.
Anche il presidente dell’ANBI Emilia-Romagna, Massimiliano Pederzoli ha posto l’accento sull’azione complessiva e omogenea dei Consorzi di bonifica associati ad ANBI in tutto il comprensorio montano, un’azione multi funzionale che mostra un’attenzione degli enti verso aree che hanno estrema e costante necessità di manutenzione.
Gli investimenti hanno riguardato lavori di presidio dei torrenti e fossi minori, consolidamento dei versanti della montagna, manutenzione della vegetazione lungo i corsi d’acqua e delle strade.
Al convegno hanno partecipato anche gli assessori regionali all’Agricoltura caccia e pesca, Simona Caselli e alla Difesa del suolo e della costa, Protezione civile e Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo, a cui sono state affidate le conclusioni.