Dopo il boom dei flussi turistici registrato l’anno scorso, i primi bilanci della stagione estiva 2016 in Emilia-Romagna fanno registrare un’ulteriore crescita di presenze con la prospettiva di poter battere il record del 2005 superando i 46 milioni e mezzo di visitatori registrati quell’anno.
Uno dei dati più rilevanti emersi dall’indagine svolta dal 22 agosto al 2 settembre dal Centro Studi Turistici di Firenze per conto di Assoturismo-Confesercenti Emilia-Romagna è l’importante incremento dei turisti stranieri sul territorio regionale che, insieme agli italiani, hanno fatto segnare un aumento di presenze del 3,1% con una crescita del fatturato delle imprese stimata al +1,3%.
Sono infatti consistenti le segnalazioni di aumento dei diversi mercati esteri, con i valori più significativi di crescita per tedeschi, svizzeri, olandesi e francesi.
Un dato rilevante è che, nell’estate appena conclusa, ad essere prese d’assalto non sono state soltanto le spiagge della Riviera romagnola e le città d’arte, ma anche le località dell’Appennino con un lusinghiero aumento complessivo del 2,6%, all’interno del quale proprio la presenza di stranieri ha fatto rilevare un incremento maggiore rispetto alla Riviera (3,8% contro 3,4%).
Dati che sono stati largamente percepiti nei territori delle Unioni dei Comuni montani, i cui amministratori esprimono soddisfazione soprattutto per il ritorno dei turisti stranieri e sottolineano la necessità di salvaguardare ed investire sulla “risorsa-ambiente”, elemento di maggiore attrattività per chi sceglie di trascorrere le proprie vacanze in Appennino.
A conferma di quanto il verde e le vacanze in simbiosi con la natura siano diventati significativi rispetto alla crescita dei flussi turistici in Emilia-Romagna, arrivano anche i dati registrati nei Parchi regionali dell’Appennino Modenese, che ben testimoniano l’andamento positivo degli arrivi. Si tratta, in particolare, dei visitatori del lago Santo nel Parco del Frignano e del Sasso della Croce nel Parco dei Sassi di Roccamalatina, che attestano entrambi un incremento superiore al 15% rispetto alla stagione estiva 2015.