Nell’ambito del percorso avviato per la stesura del Bilancio di previsione per il 2019 e di quello triennale 2019/20/21, la Giunta regionale ha svolto la consueta consultazione dell’UNCEM Emilia-Romagna in merito alle risorse a favore della montagna, prima con l’udienza conoscitiva del 7 dicembre a cui ha partecipato il presidente Giovanni Battista Pasini, poi con il successivo incontro del 10 dicembre con sindaci e presidenti delle Unioni montane,
a cui hanno partecipato l’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti ed il responsabile del Servizio regionale Sviluppo della montagna Enzo Valbonesi.
Da questi appuntamenti sono scaturite le osservazioni dell’UNCEM al Bilancio in discussione, riassunte in un documento prontamente inviato alla Regione.
In generale, l’UNCEM Emilia-Romagna esprime un giudizio positivo sulle scelte politiche connesse al Bilancio di previsione 2019, dove trovano conferma le linee di indirizzo già tracciate negli anni scorsi a favore della montagna, con alcune ulteriori importanti scelte ed aggiornamenti.
Positiva continua ad essere l’attenzione dedicata alla sanità, con particolare riguardo alla rete delle Case della Salute “secondarie”, che,connesse alle strutture sanitarie, socio-sanitarie ed ospedaliere, sono di fondamentale importanza per le zone di montagna, così come il servizio notturno dell’elisoccorso 118. Ritenuta importante è la conferma delle risorse anche per i servizi socio-assistenziali e per la non autosufficienza.
Per quanto riguarda le altre misure che interessano la montagna, l’UNCEM ha riscontrato positivamente che due dei principali punti usciti dalla propria Conferenza regionale del 26 ottobre scorso sono contenuti nella proposta di Bilancio: il programma di finanziamenti per la messa in sicurezza del territorio, la protezione civile, la prevenzione e tutela ambientale della montagna con un impegno di 65,5 milioni di euro ed il fondo di 12 milioni di euro a favore delle attività economiche della montagna, finalizzato a ridurre lo svantaggio territoriale attraverso la fiscalità di competenza regionale come l’IRAP.
Relativamente alle azioni per sostenere e favorire il riordino territoriale, l’UNCEM apprezza la conferma delle risorse del 2018, anche se le singole voci dovranno essere verificate in modo analitico, affinché i costi non vadano a gravare sui Comuni.
Circa il Fondo regionale per la Montagna, nella previsione di Bilancio viene confermata la dotazione prevista nel precedente programma triennale, che prevedeva 6 milioni di euro nel 2018 e 4 milioni rispettivamente nel 2019 e 2020. Questo fondo costituisce l’unico vero finanziamento di cui le Unioni montane possono avvalersi per programmare ed attuare progetti di sviluppo territoriale, pertanto l’UNCEM chiede che venga aumentato da 4 a 6 milioni di euro per ogni annualità.
A proposito del Trasporto Pubblico Locale nelle zone montane, servizio di base indispensabile per le popolazioni residenti,UNCEM chiede poi l’istituzione di un Fondo regionale di sostegno, che possa alleviare i costi elevati, spesso insostenibili, per i Comuni montani derivanti dalle grandi distanze chilometriche e dalla scarsa densità demografica dei loro territori.
Il Bilancio regionale dovrebbe essere approvato definitivamente dall’Assemblea Legislativa entro la fine dell’anno.