Con delibera n. 1311 del 1° agosto scorso la Giunta regionale ha stabilito il riparto a favore delle Unioni montane delle risorse del Fondo regionale per la Montagna (Legge regionale n. 2/2004), confermando per l’anno in corso lo stanziamento di 6 milioni di euro, il doppio di quanto assegnato agli enti montani nel 2015.
Purtroppo, però, il provvedimento regionale ha dovuto tenere conto del Decreto Legge 24 giugno 2016, n. 113 (“Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio”), vincolando l’attribuzione delle risorse alle Unioni montane alla realizzabilità degli interventi entro il 31/12/2016 e non più, come prevedeva una precedente delibera regionale (n. 368/2016), la conclusione degli stessi entro tre anni dalla data di liquidazione del primo acconto.
Questo strettissimo vincolo ha creato qualche problema sulle tempistiche di realizzazione, soprattutto rispetto a quegli enti che già avevano presentato un Programma annuale operativo (PAO) i cui interventi si sviluppavano oltre il 31/12/2016. Di questo si è discusso ampiamente in un incontro con l’assessore regionale all’ambiente e alla montagna Paola Gazzolo, sollecitato dall’UNCEM Emilia-Romagna e svoltosi il 6 settembre scorso, dal quale è emersa la necessità, per diverse Unioni, di rivedere le tempistiche e la natura degli interventi dei propri PAO, aggiornandoli in funzione della loro realizzazione entro la fine dell’anno.
L’esigenza, per tutti, di trovare una soluzione – anche per far sì, come ha detto nell’incontro il presidente dell’UNCEM Giovanni Battista Pasini «che le risorse a disposizione della montagna siano realmente spendibili» – ha fatto emergere la disponibilità della Regione a “garantire la copertura finanziaria alla conclusione degli interventi anche qualora non potessero essere ultimati, per cause oggettive e non prevedibili, secondo i tempi programmati”, che sono comunque rimasti quelli previsti nella delibera del 1° agosto, cioè entro la fine del 2016. Una disponibilità che la Regione ha messo nero su bianco in una lettera indirizzata nelle scorse settimane alle Unioni montane, firmata congiuntamente dagli assessori alla montagna Gazzolo e al bilancio Petitti.