Nel Bilancio della Regione 2020-2022 è stato confermato l’abbattimento delle rette degli asili nido, provvedimento già in essere per il corrente anno scolastico con il quale, come nel caso del superticket, l’Emilia-Romagna ha anticipato analoghe decisioni del Governo nazionale.
La riduzione delle rette interessa i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, che potranno così risparmiare in media 1.000 euro l’anno per ogni bambino iscritto, anche di più nel caso di un bambino disabile o residente in un comune montano. Si tratta di una realtà che in Emilia-Romagna interessa una platea di oltre 28.400 bambini (0-3 anni) iscritti ai nidi e ai servizi integrativi per la prima infanzia. A questo obiettivo sono destinati, per l’anno scolastico 2019-2020 18,2 milioni, posta che sarà poi ripetuta anche per gli anni scolastici successivi.
«Si tratta di un importante provvedimento per alleggerire i costi a carico delle famiglie di giovani coppie che vivono in montagna - ha detto Giovanni Battista Pasini, presidente dell’UNCEM Emilia-Romagna - che possono così beneficiare del servizio degli asili nido senza dover rinunciare alla propria attività lavorativa. Anche questo intervento va nella direzione di garantire servizi alle famiglie di giovani per favorire la loro permanenza in montagna, contrastando così la tendenza allo spopolamento».