Il presidente della Regione Emilia-Romagna lo aveva annunciato in occasione della Conferenza regionale organizzata dall’UNCEM a Bologna nell’ottobre dello scorso anno. Il 27 luglio l’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità il taglio dell’IRAP per le imprese dei comuni montani emiliano-romagnoli.
Nello specifico, si tratta di 100 comuni in tutto: 97 comuni classificati come totalmente montani, cui si aggiungono quelli di Ponte dell’Olio e Vernasca, nel piacentino e di Valsamoggia, nel bolognese, limitatamente alla frazione di Savigno.
Il provvedimento prevede un raccordo fra la Regione e l’Agenzia delle Entrate per la sua concreta applicazione ed è operativo attraverso un bando che scade il prossimo 2 dicembre, per il quale la Regione mette a disposizione 36 milioni di euro nel triennio 2019-21 (12 milioni per annualità), fondi già stanziati e inseriti a bilancio.
Il contributo, commisurato all’ammontare dell’imposta IRAP inserita nell’ultima dichiarazione 2018 per l’anno di competenza 2017, si configura come “credito d’imposta”, da utilizzarsi per il pagamento delle imposte negli anni 2020, 2021 e 2022. Sarà concesso in proporzione all’importo IRAP dichiarato, fino a 5.000 euro l’anno con un beneficio che potrà arrivare fino ad un massimo di 3.000 euro l’anno. Ogni impresa vedrà infatti coperto il 100% dell’imposta IRAP 2017 fino a 1.000 euro, a cui si aggiungerà il 50% dell’imposta IRAP 2017 per lo scaglione da 1.000 a 5.000 euro.
Un’attenzione particolare viene poi riservata alle nuove aziende, cioè ai soggetti economici nati dopo il 1° gennaio 2018: potranno ottenere un contributo secco di 1.000 euro l’anno, che sarà moltiplicato per 3 annualità e concesso con unico atto, ovvero 3 mila euro in un’unica soluzione a coprire il triennio, periodo in cui l’imposta può risultare così azzerata.
Ad essere interessate dalla misura regionale sono circa 12mila imprese, le quali abbiano dichiarato un’imposta IRAP 2017 minore o uguale a 5.000 euro, oppure che siano state costituite dopo il 1° gennaio 2018. Il contributo sarà raddoppiato in caso di esercizi polifunzionali, start-up innovative o imprese in possesso del marchio “Slot free E-R”.
Grande soddisfazione da parte dell’UNCEM Emilia-Romagna: «Si tratta di un aiuto importante per le aziende, gli esercenti e le attività autonome che operano in Appennino - ha detto il presidente Giovanni Battista Pasini - le quali hanno costi di gestione più alti e per questo soffrono di una minore competitività. Questo provvedimento permetterà di sostenerle e di renderle più competitive in territori dove è più difficile fare impresa, favorendone la permanenza e la nascita di nuove».