È stato pubblicato il 4 dicembre scorso in Gazzetta Ufficiale il Decreto recante “Ripartizione, termini, modalità di accesso e rendicontazione dei contributi ai Comuni delle aree interne, a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022”.
Nel dettaglio, il Decreto ripartisce tra i Comuni delle aree interne e montane italiani 210 milioni di euro su 3.101 Enti beneficiari, scelti in base ai criteri della perifericità e della minore dimensione demografica (classificazione della Strategia nazionale per le Aree interne), di cui 79 in Emilia-Romagna.
L’UNCEM nazionale ha avuto comunicazione che i Comuni beneficiari riceveranno a breve una nota del Dipartimento della Coesione relativa a questo Fondo, anche se il Decreto lascia ampio margine di discrezione ai Comuni stessi per le modalità di utilizzo, in base alle esigenze delle attività economiche del proprio territorio.
Il Decreto prevede che i Comuni possano utilizzare il contributo per la realizzazione di azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, artigianali e commerciali, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia da Covid-19. Le azioni di sostegno economico possono ricomprendere: erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione; di contributi in conto capitale per iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali; di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie.
Il fondo è triennale e i Comuni riceveranno la prima annualità nei prossimi giorni. Per le annualità successive alla prima, l’erogazione è subordinata, pena la revoca, al completo utilizzo delle risorse erogate in riferimento alle precedenti annualità. L’utilizzo (vale anche il solo impegno dei fondi) deve avvenire entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento. Ciò significa che per l’annualità 2020 le risorse devono essere assegnate alle attività economiche entro il 30 giugno 2021.
UNCEM auspica, come già avviene per molti contributi ricevuti da singoli Comuni, che vi sia - prima della definizione di un bando per l’erogazione delle risorse alle attività economiche - un confronto tra i Comuni dello stesso ambito territoriale ottimale, all’interno delle proprie Unioni, per consolidare politiche di territorio.
I Comuni possono richiedere ad UNCEM una bozza di bando e un modello di domanda, composti sulla base delle informazioni disponibili dal DPCM e adattabili alle singole necessità.