I nuovi organi dell’UNCEM Emilia-Romagna si insediano e incontrano l’assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori

I nuovi organi dell’UNCEM Emilia-Romagna si insediano e incontrano l’assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori

Il 3 novembre scorso, ad una decina di giorni dallo svolgimento dei Congressi regionale e nazionale (21 e 23 ottobre), si sono insediati i nuovi organi dell’UNCEM Emilia-Romagna (Giunta e Consiglio). L’occasione è stata un incontro convocato dal presidente Giovanni Battista Pasini, riconfermato da poco nella carica, in videoconferenza,

che ha visto come ospiti il presidente nazionale UNCEM Marco Bussone, anch’egli riconfermato, e l’assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori.
Nei saluti iniziali, Bussone ha voluto rimarcare il forte impegno profuso dalla Regione Emilia-Romagna in questi anni per le aree montane (“un esempio per tutti a livello nazionale”, lo ha definito), mentre l’assessore Lori ha confermato il ruolo della sua presenza all’incontro, di ascolto delle istanze della montagna per poi trasferirle all’interno della negoziazione sul nuovo Bilancio regionale. Il presidente Pasini ha ricordato, invece, il preciso impegno per la montagna contenuto nel documento programmatico del presidente della Regione Bonaccini, incentrato sui due filoni del greening e della digitalizzazione.
Pasini ha poi svolto una relazione introduttiva “per titoli”, rivolta direttamente all’assessore Lori.
Dissesto idrogeologico: ci sono ancora interventi in emergenza, ma bisogna passare alla prevenzione anche attraverso programmi pluriennali. Su questo fronte sono importanti i fondi che arrivano dalla contribuzione montana dei Consorzi di Bonifica e dal Servizio Idrico Integrato e se anche la Regione facesse la sua parte si potrebbe fare un lavoro decisamente migliore.
Ambiente e turismo: serve un adeguato programma di sviluppo turistico per la montagna, anche attraverso l’incremento delle risorse agli Enti Parco, gestori dei territori montani maggiormente attrattivi.
Digital divide: serve avere in tempi brevi la connessione a banda ultralarga su tutto l’Appennino, ma purtroppo siamo ancora indietro; riconosciamo che la Regione ha fatto tutto il possibile, ma tutto sta “segnando il passo”.
IMU Comuni montani: non può continuare il prelievo di una quota considerevole dell’IMU da parte dello Stato a carico dei piccoli Comuni montani, i quali devono anche versare quote significative nel Fondo di Solidarietà: una sperequazione che sottrae risorse ai servizi locali.
Fondo regionale per la montagna: UNCEM chiede l’incremento delle risorse assegnate, che negli ultimi anni sono passate da 6 a 4 milioni di euro, arrivando alla cifra di 10 milioni; serve poi introdurre dinamiche più sollecite per gli interventi dei Comuni.
Unioni dei Comuni: occorre capire le intenzioni della Regione rispetto alle Unioni, la via maestra non può essere soltanto quella delle fusioni; serve una riflessione comune sugli ambiti territoriali delle stesse Unioni e l’impostazione del nuovo Piano di Riordino triennale (PRT).
Servizio regionale Montagna: grande apprezzamento per il lavoro che sta facendo il nuovo assessorato alla Montagna, auspicando che venga affiancato da un Servizio Montagna (oggi accorpato con l’Ambiente) più strutturato in grado di svolgere un più efficace lavoro di coordinamento intersettoriale delle politiche territoriali e di accompagnamento alle Unioni montane e della loro attuazione; un utile tramite fra realtà locali e Regione.
Dopo l’intervento di Pasini, vi sono stati diversi contributi di alcuni componenti della nuova Giunta UNCEM, tutti sostanzialmente in linea, fatte salve alcune esigenze e specificità locali, con la relazione introduttiva del presidente.
E’ poi stata la volta dell’assessore Lori, la quale, nel confermare il riferimento importante rappresentato da UNCEM, ha subito precisato che sul Bilancio regionale è in corso un’aspra discussione, in quanto il quadro attuale è molto critico e non vi sono molte disponibilità economiche. Ha poi tracciato quelle che sono le tre priorità principali sulle quali saranno richieste le risorse, non solo sul Bilancio regionale, ma anche sui fondi statali della Legge sui piccoli Comuni (n. 158/2017): le infrastrutture, la casa e la banda ultralarga.
Vi è la necessità - ha detto Lori - di un rafforzamento della progettualità sulla banda ultralarga e sul tema telefonia mobile, dove si continuano ad “accendere” antenne, servirà presto un nuovo censimento. Ha poi anticipato la costituzione del nuovo “Tavolo del patto per il lavoro e il clima”, da cui si attendono risultati importanti. Sul fronte-casa ha citato la positiva esperienza del bando per le giovani coppie, che ha avuto una risposta molto alta e sul quale saranno stanziate nuove risorse sul bilancio 2021.
C’è poi l’importante stanziamento a valere sulla Legge regionale n. 5/2018 di 14 milioni di euro destinati alle aree montane, per il quale è in uscita il bando per la manifestazione d’interesse. E’ poi in corso un confronto con l’assessorato al commercio per nuovi bandi sugli esercizi polifunzionali in aree a rarefazione commerciale.
Sul tema delle Unioni, poi, l’assessore concorda sul fatto che vadano supportate e rimanda, con il contestuale tema del nuovo PRT, ad un confronto con l’assessorato al Riordino istituzionale.
In generale, anche in risposta alle sollecitazioni in questo senso da parte del presidente Pasini, l’assessore Lori ha confermato che si sta lavorando per rafforzare la trasversalità che la delega alla Montagna richiede, creando sinergie attraverso il dialogo e il confronto.

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