«Le politiche regionali per la montagna rappresentano una priorità di questa legislatura e anche il nuovo Bilancio va in continuità con quello dello scorso anno». Così si è espressa l’assessora alla Montagna e Aree interne, Barbara Lori, nell’incontro svoltosi in teleconferenza lo scorso 15 dicembre con la Giunta UNCEM Emilia-Romagna, i presidenti e i direttori delle Unioni montane e dedicato alle valutazioni sul Bilancio di previsione 2022 della Regione Emilia-Romagna.
L’assessora ha illustrato i contenuti del nuovo Bilancio, con particolare riferimento agli interventi a favore della montagna, definendolo come un “Bilancio di transizione” che si pone in prospettiva verso le nuove programmazioni che decolleranno nel 2022, con politiche di perequazione territoriale, anche in armonia con le misure del PNRR (Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza). «Pur essendo un Bilancio che sconta un decremento delle entrate a causa della perdurante pandemia - ha detto la Lori - la Giunta regionale ha puntato a garantire in primis la propria quota di cofinanziamento rispetto ai fondi della nuova programmazione 2021-2027 e ha mantenuto le risorse per la montagna».
Sono dunque confermati gli stanziamenti sul Fondo regionale della Montagna (L.R. n. 2/04), passati lo scorso anno da 4 a 5 milioni di euro, per un totale di 15 milioni nel triennio 2022-24, così come sono stati aggiunti altri 2,5 milioni di euro (portando il totale a 5 milioni) sul bando per le imprese montane uscito a luglio, cifra che permetterà lo scorrimento della graduatoria relativa alle oltre 430 domande pervenute in Regione. Raddoppiate anche le risorse destinate alla manutenzione dei sentieri della rete escursionistica regionale, che passano quest’anno a 360 mila euro. Sono state integrate le risorse per il miglioramento della rete di telefonia mobile nelle aree montane: 700 mila euro per l’installazione di dieci nuovi punti (tralicci) trasmittenti. Una voce importante, alla quale ha contributo anche UNCEM con il lavoro di ricognizione delle zone ancora scoperte. Alcune centinaia di migliaia di euro sono poi destinate a due nuove misure normative (progetti di legge regionali) che permetteranno di avviare bandi sulle Cooperative di comunità e sui Biodistretti.
Sulle “risorse indirette” che riguardano anche la montagna, Barbara Lori ha poi menzionato i 300 mila euro destinati a Parchi e Aree protette e la conferma dei 3 milioni e 600 mila euro per gli investimenti in quei territori. Nel Bilancio anche la dotazione di 27 milioni di euro per finanziare il bando sulla rigenerazione urbana, per il quale sono arrivate in Regione 177 domande, 64 delle quali provenienti da Comuni montani. Lori ha infine annunciato l’uscita di un bando sul PSR riguardante la forestazione, sul quale viene tolta l’IVA al 22% per gli Enti pubblici.
Il presidente dell’UNCEM Emilia-Romagna, Giovanni Battista Pasini, nel suo intervento ha giudicato positivamente il Bilancio regionale, soprattutto rispetto alla tassazione che rimane invariata e alla destinazione di risorse per cofinanziare i nuovi fondi europei. «Questa è una fase cruciale per la quantità di risorse in campo - ha detto Pasini - e occorre cogliere al meglio le opportunità offerte, rafforzando il lavoro di coordinamento fra tutti gli Enti e l’operatività delle Unioni dei Comuni sui fronti della programmazione e della progettazione». Pasini ha poi fatto appello a semplificare le procedure per le risorse del Fondo regionale della Montagna, aumentandone anche la dotazione, magari già in sede di assestamento del Bilancio. Ha definito molto positivo l’abbattimento dell’IVA sulle attività di forestazione e ha richiesto maggiori risorse sulla rete escursionistica. «I sentieri - ha concluso - sono un’infrastruttura turistica strategica per la montagna, con ricadute economiche importanti per i territori».