La montagna passa da un’emergenza all’altra: dopo le nevicate di maggio, le piogge intense; la Regione stanzia 1,5 milioni di euro e chiede lo “stato di emergenza”

All’evento meteorologico eccezionale del fine settimana del 5 e 6 maggio scorsi che ha portato oltre 50 centimetri di neve in montagna, si sono aggiunte, a fine maggio, intense e perduranti piogge che hanno provocato, soprattutto nell’Appennino emiliano da Modena a Parma, numerose frane che hanno interessato interi versanti. A seguito di questa infausta concatenazione di eccezionali eventi meteo risultano

numerose strade interrotte e case isolate, oltre al dissesto provocato in modo generalizzato alle strade comunali e vicinali.
«Una situazione che sta mettendo a dura prova il sistema insediativo e le attività produttive delle zone rurali - ha dichiarato il presidente dell’UNCEM Emilia-Romagna, Giovanni Battista Pasini, già firmatario di una richiesta di intervento straordinario alla Regione dopo la nevicata del 5 maggio. In grossa difficoltà si trovano i Comuni che con le proprie strutture tecniche e con le loro risorse finanziarie non sono in grado di fare fronte ai costi per il ripristino dei danni e la messa in sicurezza del territorio. Numerose sono state le segnalazioni inoltrate all’Agenzia regionale del territorio e della Protezione civile e ai Consorzi di bonifica, ai quali va riconosciuta la tempestività nei sopraluoghi già nella fase di emergenza. Ora è indispensabile reperire risorse per i primi interventi di somma urgenza che i Comuni hanno dovuto anticipare e poi dare seguito con maggiori risorse per il ripristino dei danni».
La Regione Emilia-Romagna, che aveva già inoltrato al Governo la richiesta di riconoscimento dello “stato di emergenza” a seguito delle nevicata dei primi di maggio, ha prontamente integrato quella richiesta chiedendo l’estensione anche per gli eventi successivi di fine mese, su una prima stima di danni complessivi pari a oltre 111 milioni di euro.
In attesa di una risposta da parte del Governo e dello stanziamento delle risorse necessarie, la stessa Regione ha disposto lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per finanziare gli interventi di somma urgenza sui fiumi e sulle frane a opera dei Servizi territoriali dell’Agenzia regionale di Protezione civile e a sostenere i Comuni nella risoluzione di alcune situazioni di frane particolarmente gravi, per ripristinare la viabilità e togliere dall’isolamento alcune frazioni e case.
«La situazione provocata dal susseguirsi di questi eventi atmosferici - ha detto il presidente Pasini - che per frequenza, anomalia ed intensità sono un chiaro segnale dei cambiamenti climatici che stanno avvenendo, rende ancora più necessario ed urgente un programma di interventi finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico».

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