Alla Conferenza regionale dell’UNCEM il presidente della Regione Bonaccini annuncia provvedimenti per la montagna e Pasini “rilancia”

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo alla Conferenza regionale dell’UNCEM tenutasi a Bologna lo scorso 26 ottobre, ha annunciato i provvedimenti che la Regione intende portare avanti per la nuova strategia politica ed economica per la montagna emiliano-romagnola, raccogliendo l’apprezzamento e la soddisfazione dell’assemblea.

Bonaccini, sul tema della fiscalità di vantaggio (la fiscalità che possa compensare lo svantaggio di fare impresa e vivere in montagna), uno dei temi al centro della Conferenza, ha infatti confermato la misura per il taglio e l’azzeramento dell’IRAP alle imprese di montagna, sostenuta con 15 milioni di euro previsti nel prossimo bilancio regionale. «Stiamo lavorando a un sistema che garantisca fiscalità di vantaggio per le piccole e medie imprese della montagna - ha detto il presidente della Regione - valutando un taglio dell’IRAP di almeno un terzo, ma vorremmo arrivare al 50% per le aziende che hanno sede in aree montane ed un azzeramento dell’imposta per almeno tre anni per le imprese di nuovo insediamento».
Bonaccini ha poi comunicato anche un importante accordo siglato con il Governo in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni. Accordo che, da un lato, azzera i tagli previsti per le Regioni nel prossimo triennio, pari a 4,2 miliardi di euro e, dall’altro, impegna le stesse Regioni a realizzare investimenti con risorse proprie per una cifra di pari importo, liberando gli spazi finanziari. Una mole significativa di finanziamenti aggiuntivi già dal 2019, che per l’Emilia-Romagna vale 360 milioni di euro, una parte predefinita e significativa dei quali sarà messa a diretta disposizione dei Comuni montani e destinata alla messa in sicurezza ed alla viabilità delle zone di montagna.
Tra le anticipazioni del Presidente anche un piano di riordino territoriale per riconoscere alle Province le risorse necessarie per esercitare le funzioni previste.
Le novità annunciate da Bonaccini hanno ricevuto il plauso del presidente dell’UNCEM Emilia-Romagna, Giovanni Battista Pasini, che, tuttavia, per la montagna conta di raggiungere obiettivi più alti: «Il taglio dell’IRAP non basta - ha detto - e l’UNCEM chiede di elaborare un programma di ampio respiro sulla prevenzione e la manutenzione del territorio contro i fenomeni di dissesto. A questo andrebbe affiancata la riduzione dell’imposizione fiscale sugli interventi in campo ambientale e di natura idrogeologica, introducendo l’IVA agevolata al 10% o anche in percentuale inferiore. Proponiamo poi di realizzare un programma per il recupero del patrimonio edilizio rurale diffuso nei borghi e nei centri storici, per contrastare il degrado del territorio e del paesaggio, prevedendo ad esempio l’esenzione dell’IMU per un congruo periodo di tempo a chi ristruttura e recupera gli edifici». Pasini ha poi sottolineato la necessita di mantenere le scuole dell’obbligo nei Comuni della montagna per evitare lo spopolamento, arrivando anche a sperimentare forme di insegnamento a distanza con le nuove tecnologie. Infine, l’UNCEM chiede di estendere la strategia nazionale delle aree interne anche alle zone periferiche della montagna e di intervenire per garantire una maggiore autonomia finanziaria ai Comuni montani. L’IMU, in particolare, è particolarmente penalizzante per gli Enti locali dell’Appennino, dove sono molte le seconde case e gli edifici rurali e di conseguenza versano allo Stato molto più di quanto stornato.

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