In arrivo oltre 11 milioni di euro alle Unioni montane per investimenti e manutenzione e miglioramento delle strade in montagna

In arrivo oltre 11 milioni di euro alle Unioni montane per investimenti e manutenzione e miglioramento delle strade in montagna

«Il riparto che la Regione sta attribuendo alle Unioni montane delle risorse derivanti dal Fondo regionale e dal Fondo nazionale per la Montagna costituisce una buona notizia. Le Unioni, in accordo con i propri Comuni, potranno così finanziare programmi di opere pubbliche e interventi di manutenzione straordinaria e di miglioramento della viabilità comunale».

Questo il commento del presidente dell’UNCEM Emilia-Romagna, Giovanni Battista Pasini, alla notizia della formalizzazione, da parte della Regione Emilia-Romagna, dell’importante stanziamento di 11 milioni e 251 mila euro per la montagna. I fondi, come citato dal presidente, derivano da due fonti di finanziamento: 6,2 milioni del Fondo nazionale per la Montagna e 5 del Fondo regionale Montagna e vanno a coprire interventi per la manutenzione straordinaria delle strade e per contrastare gli effetti del dissesto idrogeologico e del maltempo.
«Si tratta di un importante sostegno - continua Pasini - indispensabile per favorire la permanenza della popolazione sul territorio. La manutenzione delle strade in montagna è il costo più rilevante per i Comuni, che da soli non potrebbero sostenere. Questa è una priorità per la quale l’UNCEM si era fortemente battuta sia a livello regionale che nazionale con il ministro Gelmini del precedente Governo. A risultato ottenuto, esprimo apprezzamento per questo importante risultato e per la scelta fatta dalla Regione di aver unificato l’attribuzione dei due Fondi semplificando le procedure. Ora compete alle Unioni programmare, progettare e realizzare gli interventi».
Le risorse sono destinate alle Unioni di Comuni montani e al Nuovo Circondario Imolese, ripartite per la quota del Fondo nazionale in base al doppio criterio dei chilometri di strade (60%) e della popolazione residente (40%), mentre il riparto del Fondo regionale è confermato nella misura del 60% in base al territorio e del 40% in rapporto  alla popolazione. I tempi per la richiesta e l’impiego delle risorse sono piuttosto stretti: gli Enti beneficiari dovranno inviare alla Regione entro il prossimo 31 agosto i progetti d’intervento e concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023.
«Le risorse a disposizione della montagna - aveva detto l’assessore regionale alla Montagna, Igor Taruffi, durante l’incontro con UNCEM delle scorse settimane - sono più che raddoppiate rispetto al 2022. Siamo passati da 5 a 11 milioni, a conferma dell’attenzione che la Regione rivolge all’Appennino. In particolare, le risorse del Fondo Nazionale per la Montagna, cui si aggiungono quelle regionali, mettono al centro la qualità delle strade per migliorare l’accessibilità di chi vive, lavora o frequenta la montagna per turismo».
Il riparto dei fondi per ogni provincia (scaricabile dal sito della Regione a questo link: https://montagna.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/montagna-oltre-11-milioni-di-euro-per-la-manutenzione-e-il-potenziamento-delle-strade) è il seguente: 1.149.557,69 alla provincia di Piacenza; 1.663.385,95 alla provincia di Parma; 1.204.784,16 alla provincia di Reggio Emilia; 1.722.284,61 alla provincia di Modena; 2.599.529,76 alla provincia di Bologna; 250.714,10 al Nuovo Circondario Imolese; 396.240,73 alla provincia di Ravenna; 1.574.855,12 a quella di Forlì-Cesena; 690.076,43 alla provincia di Rimini.

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