L’UNCEM Emilia-Romagna, in occasione di un incontro con l’assessore al bilancio della Regione, Paolo Calvano, a cui hanno partecipato il presidente Giovanni Battista Pasini ed il direttore Delio Folzani, ha consegnato un articolato documento dal titolo “Spunti di riflessione e proposte sugli indirizzi e sulle ipotesi di lavoro per il bilancio 2022-2024 della Regione Emilia-Romagna”.
Il documento, a firma del presidente Pasini, è stato elaborato da UNCEM in riferimento agli indirizzi e alle ipotesi di lavoro contenuti nella “Proposta legge di assestamento al bilancio di previsione per il bilancio della Regione Emilia-Romagna 2022-2024”, presentati dall’assessore Calvano lo scorso 8 giugno. Nell’esprimere il pieno apprezzamento per il lavoro svolto, UNCEM dichiara innanzitutto di condividere i principi ispiratori del bilancio di mandato (invarianza della pressione fiscale, priorità alla programmazione dei fondi europei 2021-2027, utilizzo risorse PNRR, ecc.). Pone poi l’accento sull’importanza assoluta che hanno in questo momento storico la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) e il percorso della Strategia Territoriale Integrata per le Aree Montane e Interne (STAMI) avviato dalla Regione Emilia-Romagna, elemento centrale dell’azione di sistema che delinea la programmazione unitaria dei fondi europei e nazionali 2021-2027.
Il documento chiede poi che la Regione possa contribuire al rafforzamento delle strutture tecniche delle Unioni Montane al fine di una programmazione d’ambito efficace, riconoscendo alle stesse un ruolo di interlocutore attivo, anche sul fronte delle candidature ai bandi del PNRR. Viene proposto, in questo, di riflettere sull’istituzione del cosiddetto “temporary manager”.
UNCEM esprime poi soddisfazione per l’attenzione finanziaria che la Regione riserva alla spesa sociale e socio-sanitaria e chiede una differenziazione a favore della montagna nell’assegnazione delle risorse per trasporti scolastici, asili nido, telefonia, rete escursionistica e manutenzione della viabilità comunale. Auspica poi un aumento delle risorse del Fondo Montagna e segnala la necessità di aprire un tavolo di confronto su diversi temi d’attualità a carattere legislativo e amministrativo.