La delegazione dell’Emilia-Romagna dell’UNCEM (Unione nazionale Comuni ed Enti montani) guidata da Giovanni Battista Pasini entra nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 17 e 18 novembre prossimi. Lo fa inviando ai quattro candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna - Michele De Pascale, Elena Ugolini, Federico Serra e Luca Teodori - il documento “Politiche regionali di contrasto allo spopolamento della montagna e ricostituzione del tessuto socio-economico delle comunità”.
Il documento (in allegato), articolato in otto punti, nelle scorse settimane è stato condiviso con i Comuni e le Unioni montane e suona come un vero e proprio appello della montagna emiliano-romagnola ai candidati governatori, perché tengano conto nei loro programmi di governo delle istanze dell’Appennino, ora più che mai a rischio spopolamento. Il documento dell’UNCEM individua alcuni temi strategici in grado di invertire questo trend negativo, primo fra tutti quello dello sviluppo dei servizi alla persona (sociali, sanitari, scolastici, ecc.), ma anche quello riferito a infrastrutture adeguate per la mobilità, le comunicazioni e il lavoro.
UNCEM ricorda che la montagna, pur ricoprendo il 50 per cento della superficie regionale, è abitata soltanto dall’11 per cento della popolazione. Essa però rappresenta un importante patrimonio per l’intera regione, costituito dalle risorse naturali ed ambientali di cui dispone, che sono da tutelare e valorizzare, e dal suo ruolo di prevenzione primaria del dissesto idrogeologico. Quest’ultimo, in particolare, è un tema che, oltre ad essere all’ordine del giorno, riveste importanza strategica per la difesa attiva di tutto il territorio regionale.
Rispetto al tema delle risorse, poi, il documento propone che vengano destinate maggiori somme alla montagna, derivanti dal ritorno dell’intera contribuenza montana dei Consorzi di Bonifica e dall’aumento degli oneri sul “Servizio idrico integrato” da destinare alla risorsa idrica in montagna. Si chiedono poi misure a beneficio delle imprese con una fiscalità di contrasto allo svantaggio del fatto di essere insediate in aree montane.
In sostanza, le proposte e l’appello dell’UNCEM auspicano rinnovate politiche di sviluppo della montagna da parte della nuova Giunta regionale. “La montagna - recita il documento - intende costituire un valore aggiunto per l’intera economia emiliano-romagnola e non un peso da sostenere”.