Dopo la nomina da parte del Governo del generale Figliuolo commissario all’emergenza, l’UNCEM Emilia-Romagna auspica l’urgente assegnazione delle risorse necessarie e la programmazione concreta degli interventi di ripristino nei territori colpiti dalle alluvioni del mese di maggio.
A questo proposito, l’Unione degli Enti montani guarda già all’aspetto economico delle opere da realizzare, in particolare quelle necessarie in montagna, dove frane e smottamenti hanno mutato il paesaggio di interi versanti. UNCEM lo fa scrivendo una puntuale lettera firmata dal presidente Giovanni Battista Pasini, indirizzata alla premier Giorgia Meloni e ad altri esponenti del Governo, quali i ministri Salvini e Musumeci ed il viceministro Bignami, oltre ai parlamentari emiliano-romagnoli, nella quale si chiede la riduzione dell’Iva dal 22 al 4 per cento per le opere ambientali, di salvaguardia idrogeologica e di ripristino dei danni nei territori montani.
“Appare del tutto contraddittorio il regime Iva ordinario per le opere pubbliche connesse alla manutenzione idrogeologica ed ambientale del territorio - scrive Pasini -: con l’applicazione dell’Iva al 22 per cento, più di un quinto delle risorse ritornano allo Stato depotenziando la capacità di spesa degli Enti locali”. Ma c’è di più: di fronte al susseguirsi di eventi calamitosi sempre più frequenti e intensi, UNCEM ritiene che gli interventi di manutenzione idrogeologica ed ambientale del territorio montano finalizzati alla prevenzione, costituiscano una priorità non più rinviabile. Fare una programmazione pluriennale degli investimenti di manutenzione preventiva non significa spendere di più, tenuto conto delle spese che bisogna poi sostenere in situazioni di emergenza. La prevenzione rappresenta il vero salto di qualità.
L’UNCEM Emilia-Romagna, dunque, facendosi anche carico delle numerose sollecitazioni pervenute dai Comuni e dagli Enti montani suoi associati, chiede a Governo e Parlamento di mettere avanti un provvedimento legislativo - anche in forma straordinaria ed urgente tenuto conto dello stato d’emergenza in atto - che preveda l’Iva ridotta per gli interventi di carattere ambientale e di salvaguardia idrogeologica in montagna.