Con il superamento delle Province i Comuni e le Unioni montane assumono la gestione e la tutela di 24.000 ettari di superficie agro-forestale.
La gestione del demanio forestale, affidata dal 2005 alla Provincia di Forlì-Cesena, è passata alla competenza delle Unioni dei Comuni della “Valle del Savio” e della “Romagna Forlivese”.
Con l’avvio del processo costituzionale di riordino del sistema di governo locale e regionale, era infatti venuta avanti la necessità di individuare un nuovo ente gestore e i rappresentanti dei Comuni maggiormente interessati hanno immediatamente manifestato la volontà di diventare parte attiva nel nuovo assetto organizzativo, allo scopo di garantire una gestione ed una valorizzazione adeguata ed efficiente del patrimonio forestale.
Dopo numerosi incontri e discussioni è così stata siglata una convenzione con la quale la Regione Emilia-Romagna ha affidato temporaneamente e sino alla data 31 dicembre 2016 alle due Unioni romagnole le funzioni di gestione e tutela dei beni silvo-pastorali della Provincia di Forlì-Cesena, che succedono così nel ruolo svolto dall’Ente provinciale sino allo scorso 30 giugno.
Si tratta di 24.000 ettari di superficie demaniale agro-forestale, che rappresentano i due terzi dell’intero demanio forestale regionale e che, come ha affermato il sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini, “possono rappresentare anche una fonte di reddito per l’economia rurale e turistica per i nostri comuni attraverso un progetto strategico di tutela e valorizzazione pluriennale che ci impegneremo a studiare con la Regione e per il quale sarà necessario che le Unioni vengano dotate di risorse organizzative ed economiche adeguate per far fronte alla gestione di un’area così estesa e problematica”.