Il progetto di “Controllo del vicinato”, avviato dall’Amministrazione comunale di Bagno di Romagna per contrastare l’aumento dei furti nelle abitazioni, ha compiuto nei giorni scorsi un altro passaggio importante:
nella sede della Prefettura di Forlì-Cesena, il sindaco Marco Baccini ed il viceprefetto vicario Antonio Nicolai Massa, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine facenti parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che riconosce il progetto come modello organizzativo di supporto alle attività istituzionali delle forze di polizia.
Il progetto del “Controllo del vicinato” è un modello di controllo del territorio diffuso nei paesi anglosassoni, ma che sta facendo il suo ingresso anche in Italia grazie all’attività di promozione dell’omonima associazione (https://controllodelvicinato.it/).
Non si tratta di ronde - sono infatti escluse forme di pattugliamento del territorio - ma di un’attività di osservazione e salvaguardia della sicurezza partecipata da parte dei cittadini che, costituendosi in “gruppi di vicinato” creano una rete di contatti diretti tra loro e con le forze dell’ordine attraverso i quali veicolano in tempo reale ogni informazione relativa alla sicurezza del territorio in cui risiedono.
«Il tema della sicurezza - afferma il primo cittadino di Bagno di Romagna - è sicuramente uno dei più importanti, ma difficoltoso da affrontare e risolvere. Da una parte, un buon grado di legalità e di tranquillità sociale rappresenta una delle condizioni per creare una comunità residente solida e per il radicamento e lo sviluppo economico del territorio, dall’altra, questo status è messo a repentaglio da condotte criminose impreviste ed imprevedibili e le forze dell’ordine, pur con l’impegno assiduo nel controllo del territorio, non riescono a svolgere un’attività esaustiva. Per questi motivi quello che serve per aumentare il grado di sicurezza è far partecipe la cittadinanza, rendendola parte attiva nel monitoraggio quotidiano del territorio».
Grazie alla collaborazione della Polizia municipale, a Bagno e San Piero si sono già costituiti quattro “gruppi di vicinato” composti da oltre 60 cittadini, ciascuno dei quali ha nominato un proprio coordinatore che ha potuto creare una chat telefonica con i propri residenti ed il personale della Polizia municipale.
Positivi i commenti del presidente regionale dell’UNCEM, Giovanni Battista Pasini rispetto al progetto bagnese: «Davvero un esempio di come si possa affrontare in maniera positiva il diffuso senso di insicurezza che c’è oggi fra la gente, mettendo in campo attività di controllo da parte dei cittadini in stretto collegamento con le istituzioni. C’è da augurarsi – conclude Pasini - che questa esperienza si possa diffondere sempre più nei nostri Comuni».